Verso la trasformazione digitale della gestione amministrativa dei rifiuti.

La legge di bilancio 2018 ha introdotto l’intenzione del MATTM di provvedere ad un atto normativo che permetta di rendere FIR e Registri di C/S documenti digitali all’origine, caratteristica che ne permetterebbe la conservazione sostitutiva senza scansione. La scansione dei documenti comporta ovviamente, un aggravio di costi e di tempi di registrazione e archiviazione, mentre la caratteristica di documento digitale all’origine in base al CAD (Codice di Amministrazione Digitale), consente di memorizzare tali documenti rendendoli immodificabili con firma digitale e marca temporale.

Trasformazione digitale della gestione amministrativa dei rifiuti

Ci si sta avvicinando, anche se con molta lentezza, alla trasformazione digitale della gestione amministrativa dei rifiuti.

Il MATTM, nel mese di dicembre 2018, ha presentato alle Associazioni di categoria dei soggetti coinvolti dalla normativa in questione ed agli stakeholder interessati i modelli del nuovo formato di FIR e Registri di Carico e Scarico; tale presentazione va interpretata come il tentativo di condividere la riforma con le Associazioni che rappresentano i soggetti obbligati al fine di ottenerne indicazioni pro e contro ed eventuali osservazioni sull’efficacia operativa dei nuovi strumenti che si intende introdurre in sostituzione di quelli finora utilizzati. Fin qui di trasformazione digitale non vi è traccia, tuttavia, una volta raggiunto un consenso di massima sui formati dei nuovi documenti, sarà necessario produrre i tracciati informatici che li compendiano (XML) per comprendere fino in fondo la portata della trasformazione digitale in atto. L’emanazione dei tracciati XML dei documenti digitalizzati permetterebbe infatti, la loro elaborazione automatica con grande risparmio di tempo e di risorse nella gestione amministrativa dei rifiuti. Questa sarebbe, per le imprese soggetti obbligati, la vera trasformazione digitale che esse si attendono.

La digitalizzazione di FIR e Registri di c/s è fortemente suggerita dal dato di fatto che le stampanti adatte per la stampa di moduli in più copie a ricalco (stampanti a impatto) sono ormai obsolete perché vecchie più di 20 anni, difficili da reperire sul mercato e quasi impossibili da manutenere; l’evoluzione tecnologica sta premendo quindi per la riforma di tali prassi. Purtuttavia, la riforma delle norme è complessa e articolata, nel senso che non sarà sufficiente modificare un solo atto normativo ma servirà considerare tutta la filiera di atti concatenati che nel tempo si sono integrati e sovrapposti rendendo l’assetto vigente difficile da riformare con una semplice e unica azione. A questo si è sovrapposta la necessità di abrogare il SISTRI, fatto che ha privato l’amministrazione centrale di un repository nel quale far confluire tutte le movimentazioni che descrivono i passaggi di mano e le trasformazioni cui sono assoggettati i rifiuti nel nostro paese oltre che da e per l’estero. Venendo meno il repository centrale, la digitalizzazione di FIR e Registri di c/s è inefficace per i fini di semplificazione e trasformazione digitale che sono alla base della riforma cui ci si riferisce. Oltre a ciò, la modifica alla direttiva comunitaria 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in fase di recepimento, chiede agli stati membri di dotarsi di un registro elettronico che contenga tutte le movimentazioni dei rifiuti sul proprio territorio e, dunque, la definizione e costruzione del repository diventerà un’urgenza.

Il processo di trasformazione

I fatti sopra descritti comportano un rallentamento del processo di trasformazione digitale su FIR e Registri di c/s in quanto, prima di raggiungere una situazione tale da soddisfare sia le esigenze del MATMM che quelle delle imprese soggetti obbligati, dovremo sopportare un periodo di transizione che porterà dall’attuale gestione “manuale” alla futura gestione “digitale”. Per questo motivo si prospetta un nuovo famigerato periodo di “doppio binario” durante il quale sarà possibile emettere la documentazione sia in forma cartacea che in forma digitale. La confusione aumenterà e con essa le occasioni di evadere dalla norma e dal controllo giocando sull’ambiguità dei documenti in formato cartaceo.

Sul gruppo V_FIR abbiamo pubblicato i formati dei modelli dei documenti emanati dal MATTM ed avviato un confronto tra i soggetti interessati; chiunque avesse il desiderio di valutare e produrre osservazioni, correzioni o considerazioni sull’adeguatezza di tali modelli, potrà farlo iscrivendosi al gruppo V-FIR (clicca qui per accedere) contribuendo in modo diretto alla discussione ed alla revisione dei documenti presentati.

Roberto Conforto

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