Modificate la direttiva 2008/98/ce relativa ai rifiuti e la direttiva (ue) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/ce sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
In particolare viene evidenziata l’importanza del recepimento sulle proposte che riguardano gli articoli relativi al deposito temporaneo (art. 183 e 185 bis), alla definizione dei rifiuti speciali (art. 184), al coinvolgimento nello sviluppo del REN e della tracciabilità rifiuti (art. 188 bis, 190), alla possibilità di emanare criteri per garanzie finanziarie (art. 195) e all’introduzione di un regime transitorio dovuto alla soppressione dell’assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani (di cui ai nuovi allegati L-quater e L-quinquies alla parte IV del Dlgs 152/2006) aggiornato in seguito al recepimento dello schema approvato.
Questo alla luce del fatto che il governo non emanerà più il tanto atteso “DM Assimilazione”; dovrebbe quindi mancare poco alla partenza del nuovo “registro elettronico nazionale”.
Gli altri schemi
Vorremmo inoltre ricordare che, attualmente, sono sottoposti a revisione altri 3 schemi di Dlgs che entreranno a far parte del pacchetto di economia circolare di prossima entrata in vigore:
– Schema di Dlgs di modifica del Dlgs 36/2003 in attuazione della direttiva (UE) 2018/850, che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti
– Schema di Dlgs di modifica del Dlgs 188/2008 in materia di pile e accumulatori e del Dlgs 49/2014 relativo ai rifiuti di Aee in attuazione degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2018/849, che modificano la direttiva 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e la direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
– Schema di Dlgs di modifica del Dlgs 209/2003 in attuazione dell’articolo 1 della direttiva (UE) 2018/849, che modifica la direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso
L’introduzione di questi rinnovamenti nella normativa vigente porterà ad una parziale, ma importante revisione delle abitudini delle aziende italiane, non ultima la messa in opera del nuovo registro nazionale (REN) con la conseguente tracciabilità dei rifiuti, che rinnoverà le abitudini di comunicazione agli Enti preposti da parte delle Aziende coinvolte.
Roberto Ribaudo
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