Licenze, canoni, avviamento, assistenza, personalizzazioni, manutenzioni, sicurezza, sono solo alcuni degli aspetti che, una volta valutata l’adeguatezza funzionale di una soluzione software, intervengono e fanno la differenza nel confronto dei costi che le aziende naturalmente effettuano con le altre soluzioni proposte. La domanda da porsi è: è davvero questa la strada per una corretta valutazione del soggetto al quale affidare il processo di informatizzazione della vostra azienda? Sono questi i parametri che determinano la scelta migliore?
Nel 2003, una ricerca condotta da AICA e SDA Bocconi sul costo dell’ “ignoranza informatica” ha stabilito che la perdita di produttività del Paese derivante dall’inadeguata preparazione delle risorse umane sull’uso appropriato degli strumenti informatici è quantificabile nell’ordine dei 15 miliardi di euro ogni anno. Solo nella pubblica amministrazione quindi, già 10 anni fa, il costo dell'”ignoranza informatica” ammontava a 350 euro all’anno per dipendente (fonte AICA – SDA Bocconi). Se penso a quante volte, oggi, mi sento dire: “ho ritenuto la formazione iniziale online da remoto più efficace”, oppure “ho preferito chi mi ha dato la possibilità di svolgere la formazione il sabato in modo da non togliere tempo all’operatività”, o anche “probabilmente questa funzione ce l’aveva anche il software precedente ma evidentemente noi ne conoscevamo solo il 10% delle potenzialità”; o ancora, ciliegina sulla torta, “mi basta la configurazione standard, più veloce e più economica, tanto i miei operatori hanno esperienza e si adeguano” e ” noi non vogliamo personalizzazioni”…. non posso che sposare in pieno le conclusioni della ricerca sopra citata.
Nelle realtà aziendali infatti, il costo occulto dell’ “ignoranza” sull’uso degli strumenti informatici è paragonabile nel suo totale ad una manovra correttiva di governo; è un costo che ricade sulle aziende che non lo tengono in debita considerazione quando si soffermano sul confronto delle diverse soluzioni tra le quali scegliere senza dare il giusto peso ai processi di avviamento e formazione. In estrema sintesi, ho verificato che la produttività e la competenza del personale che il fornitore di software mette a disposizione, hanno un impatto fondamentale nella riduzione di quel costo “occulto”, ma che molto spesso questo aspetto viene sottovalutato se non addirittura ignorato.
La gestione dei rifiuti
Nel campo della gestione rifiuti (siano essi speciali o RSU) ci sono anche altri elementi che rendono fondamentale la presenza di figure consulenziali forti messe a disposizione dei propri clienti dal fornitore di soluzioni software; cerchiamo di comprendere perché partendo da alcuni semplici interrogativi: qual è il costo della mancata aderenza agli adempimenti previsti dalla legge in tema di normativa ambientale? Quali le conseguenze penali? Nel settore degli RSU, a quanto ammonterebbe il costo occulto della presenza di operatori sul territorio o di impiegati ad esempio all’Ecosportello, che non siano in grado di adoperare correttamente gli strumenti informatici a loro disposizione? Aldilà di ogni teorizzazione, ritengo che gli indicatori da prendere in considerazione per valutare concretamente la forza messa in campo da un fornitore di software per la gestione dei rifiuti dovrebbero essere ad esempio:
la presenza di più sedi sul territorio
il numero di gestioni avviate e la qualità dei risultati
la somministrazione costante di corsi di formazione e/o aggiornamento ai propri consulenti tecnici
il numero di profili disponibili per la corretta gestione dei progetti e la loro sostituibilità anche in corso di attivazione
la flessibilità della tecnologia utilizzata nello sviluppo
gli strumenti di personalizzazione forniti con il software che facciano in modo che sia il software a plasmarsi sui processi aziendali e non viceversa.
Noi in Computer Solutions siamo fermamente convinti che il vero valore che il cliente acquista insieme alla tecnologia informatica, sia rappresentato dal livello di competenza dei nostri tecnici – consulenti i quali, specie nelle attività di avviamento ed affiancamento iniziale, contribuiscono a valorizzare il capitale umano dell’azienda cliente trasferendo ai loro operatori le competenze necessarie per la corretta gestione degli strumenti utilizzati nel loro specifico ambito operativo. Non dovrebbe dunque essere la valutazione in sé dell’ultimo ritrovato tecnologico a determinare la scelta del fornitore, ma la capacità che quest’ultimo ha di mettere in condizione le risorse che lo utilizzeranno ad averne piena padronanza. Questo dovrebbe essere il presupposto di base per ottenere un tangibile abbattimento del costo effettivo dell’informatizzazione nella gestione rifiuti, presupposto che spesso viene però trascurato; badare solo alla valutazione dei costi diretti dello strumento è come fermarsi a guardare la punta di un iceberg che nasconde una serie innumerevole di altri costi, indiretti, indotti, ma soprattutto occulti e per questo troppo spesso ignorati; costi che invece, si protraggono nel tempo ed influenzano quotidianamente anche la componente emotiva degli operatori gravando pesantemente sull’economia dell’azienda.
Angelo Cima
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