I centri di raccolta rivestono un ruolo ecologico fondamentale in quanto riescono a soddisfare molteplici esigenze…

“’Isola ecologica, ecopiazzola, centro di raccolta, ecocentro o ricicleria (a seconda dei comuni, è un’area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti, disponibile in molti comuni italiani. I cittadini, durante l’orario di apertura, possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo i rifiuti ingombranti, i rifiuti speciali o pericolosi. L’utilità principale dei centri di raccolta è quindi quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l’ambiente.” Questa è la definizione di Centro di Raccolta che leggiamo su Wikipedia.

Ma perché per i comuni, è così importante istituire dei Centri di Raccolta?

La normativa di riferimento in materia di gestione dei rifiuti è costituita dalla parte IV del Decreto Legislativo n.152 del 3 aprile 2006 e s.m.i., mentre la normativa di riferimento specifica per i centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato fa capo al D.M. 08/04/2008, come modificato dal D.M.08/07/2009 n.165; secondo la norma le attuali aree pubbliche attrezzate per il conferimento separato di rifiuti oggetto della raccolta differenziata sono distinte in due tipologie:

⭕ Centri di Raccolta, la cui realizzazione è autorizzata dal Comune ai sensi della normativa vigente.

⭕ Piattaforme autorizzate ai sensi dell’art. 208 (impianti autorizzati alle operazioni R13-D15 nei quali, a seconda dell’autorizzazione, è possibile anche effettuare trattamenti del rifiuto conferito).

Presso il Centro di Raccolta non è possibile svolgere attività di gestione rifiuti come ad esempio il trattamento dei rifiuti, perché significherebbe dar luogo ad un’ attività qualificabile, a seconda dei casi, come attività di recupero o di smaltimento e per questo da autorizzarsi ai sensi dell’art. 208, con le relative conseguenze sul piano del regime autorizzativo e delle responsabilità penali e amministrative; ricordiamo inoltre, che la durata del deposito di ciascuna frazione merceologica conferita al centro di raccolta non può essere superiore ai tre mesi. Il Centro di Raccolta, oltre che per il conferimento delle diverse frazioni di rifiuto differenziato, è un importante strumento per fornire servizi, informazioni e materiali utili ai cittadini per effettuare la raccolta differenziata sul territorio; inoltre, permette il conferimento dei RAEE ritirati dalle strutture commerciali, in primis dalla grande distribuzione ma anche dai piccoli operatori, in virtù della norma dell’1 contro 1 e dell’1 contro zero, permettendo ai soggetti coinvolti di accedere ai vantaggi economici che questo comporta.
Oltre ai vantaggi ambientali, il conferimento dei rifiuti nei Centri di Raccolta abbinato alla tecnologia, permetterebbe di premiare l’utente virtuoso con un risparmio economico. Ad esempio, alcune amministrazioni, a seconda del materiale conferito, prevedono per i cittadini la trasformazione in punti del peso dei rifiuti conferiti, punti che vengono accumulati su un’apposita scheda magnetica o tramite il tesserino sanitario (generalmente la formula funziona attraverso l’accumulo di un certo numero di punti per ciascun rifiuto differenziato conferito); i punti accumulati possono essere utilizzati per usufruire ad esempio di sconti in palestra, per fare la spesa, per l’uso dei parcheggi comunali, per avere dei buoni carburante oppure per ottenere una forma di sconto dall’importo della [TARSU] ora [TARI]. La buona raccolta differenziata, ottenuta anche con il contributo dei Centri di Raccolta (che hanno il vantaggio di essere gestiti con poco personale) oltre che attraverso la raccolta porta a porta (che però prevede l’impiego di maggiore personale con conseguente aumento dei costi) può quindi portare grossi vantaggi economici al cittadino che vedrà diminuire l’importo TARI da versare. In Liguria, nel Tigullio così come nel Golfo Paradiso ad esempio, grazie alla buona pratica della raccolta differenziata, la spesa media per la TARI del 2018 è stata inferiore alla media del resto dei capoluoghi liguri: dati alla mano, una famiglia di tre persone in un appartamento di 100 mq ha pagato 279 € nel Tigullio e 268 € nel Golfo Paradiso, così come una famiglia mononucleare con un appartamento di 60 mq ha pagato mediamente 119 € nel Tigullio e 129 € nel Golfo Paradiso (fonte: ENRICO LASTRICO giornalista di Piazza Levante) e quindi molto meno della media nazionale come dallo schema sotto riportato elaborato da Federconsumatori:

I vantaggi economici

La raccolta differenziata attuata con la raccolta porta a porta e attraverso i Centri di Raccolta ha dunque dei vantaggi economici perché significa più qualità, più efficienza e maggiore risparmio sui costi di conferimento mentre per il conferimento tradizionale, il risparmio arriva dai ridotti contributi versati dai Consorzi di filiera grazie alla vendita del materiale differenziato, agli incentivi comunali e poco altro ancora; i vantaggi economici sono soprattutto legati al riciclo e alla possibilità di reimpiegare le cosiddette materie prime seconde. La vendita dei materiali ai consorzi di filiera ha, infatti, tariffe diverse in funzione prevalentemente della qualità del materiale differenziato; gli introiti da raccolta differenziata provenienti dai consorzi di filiera si aggirano intorno ai 6 -10 €/abitante – anno. Ad esempio, considerando una produzione media di 1,4 kg/ab. giorno (511 kg/ab. anno) di rifiuti complessivi, partire da una raccolta differenziata del 60% ed aumentandola fino a raggiungere il 75%, significherebbe ridurre di 76,65 kg/ab. anno la produzione di rifiuti da smaltire. Ipotizzando che il costo di smaltimento indifferenziato sia di 90 €/ton. significherebbe aver abbattuto di tale importo i costi di gestione del servizio ecologico ma anche aver ingenerato da 78€ a 130€ il contributo proveniente dai consorzi di filiera.

Per quel che concerne il circuito di raccolta l’orientamento è quello di adottare le raccolte domiciliari che prevedono il passaggio dei mezzi di raccolta in giornate stabilite e ad orari prefissati, ma questo comporterebbe dei disagi per quelle utenze che avessero la necessità di strutture che consentano il conferimento diretto sia delle frazioni di rifiuti per le quali risulta difficile rispettare i vincoli temporali del servizio di raccolta, sia di quelle frazioni per le quali non è previsto uno specifico circuito di raccolta; l’attivazione dei servizi di raccolta prevalentemente domiciliari implica infatti, la rimozione dal territorio dei cassonetti di grandi dimensioni, l’eliminazione dal circuito di tipologie di rifiuti quali gli ingombranti, i beni durevoli in generale, i rifiuti urbani pericolosi, gli olii di diversa tipologia oltre ad altre tipologie di rifiuti urbani che, così come nel caso di carichi straordinari di rifiuti, non trovano nelle tempistiche del porta a porta un’immediata soluzione. Per queste ragioni il Centro di Raccolta riveste un ruolo ecologico fondamentale essendo in grado di soddisfare molteplici esigenze; esso rappresenta la stazione intermedia nel sistema di gestione dei rifiuti, il luogo dove i rifiuti già differenziati dagli utenti nelle proprie abitazioni vengono suddivisi dagli addetti ai lavori in attesa di essere trasferiti ai centri di recupero, evitando che vengano abbandonati sul territorio aumentando il rischio d’inquinamento ambientale, d’intralcio alla circolazione e il degrado ambientale e paesaggistico. In sintesi, il Centro di Raccolta può fornire servizi complementari come i servizi volti alla gratificazione dell’utente (premi, concorsi, etc.) ma che nello stesso tempo mirano alla riduzione della quantità totale di rifiuti da smaltire nelle discariche, ecco perché si dovrebbe incentivarne sempre più l’utilizzo.

Ma come realizzare un Centro di Raccolta efficiente e che sia economicamente sostenibile?

Per rispondere a questo interrogativo, vi invito a leggere l’articolo di Angelo Cima, esperto del ciclo integrato degli RSU presso la nostra azienda, il quale analizza l’opportunità offerta dai Centri di Raccolta da un punto di vista squisitamente operativo / funzionale.

Roberto Ribaudo

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