Attacchi cyber: costi di ripristino molto salati; prevenirli tutela il portafoglio aziendale!
“… La minaccia di subire un crimine cyber è solo questione di “quando”, e non di “se”, l’idea di aggrapparsi semplicemente alla speranza che questo non accada non è quindi sostenibile. Per proteggersi le aziende devono impegnarsi nella ricerca delle minacce specifiche alle quali sono esposte e confrontarsi con esperti che possano aiutarle a gestire una violazione, […]. Come sostiene Inga Beale, Ceo di Lloyd’s Assicurazioni, solo reagendo prontamente riuscendo a mitigare l’impatto di una violazione cyber una volta che si è verificata, le aziende potranno minimizzare i costi immediati e l’esposizione a quelli successivi a lungo termine.
Analizzando le specifiche tipologie di attacco haker, lo studio “Cost of CyberCrime” pubblicato da Accenture e Ponemon Institute, rileva che la quasi totalità delle aziende ha subìto nel 2017 un attacco di tipo malware (98%, percentuale pressoché identica nel 2016 e nel 2017) mentre il ransomware si posiziona all’ultimo posto (figura1); Notiamo però come l’incidenza di questi ultimi è praticamente raddoppiata, passando dal 13% nel 2016 al 27% nel 2017.
Inoltre dal mese di maggio 2018, con l’entrata in vigore del Regolamento Europeo 2016/679 GDPR (General Data Protection Regulation) le aziende che non comunicheranno la fuga/perdita di dati saranno sanzionate con una multa di 20 milioni di euro o, in alcuni casi, pari al 4% del fatturato aziendale.
Ultimamente, alcuni clienti di Computer Solutions, si sono rivolti a noi chiedendoci di recuperare la banca dati delle nostre applicazioni installate presso i loro sistemi, dovendo ricorrere ad un cospicuo impiego di personale interno ed esterno con gli alti costi che ne conseguono. Questo perché non erano più in grado di utilizzare le applicazioni in quanto la propria banca dati aveva subito corruzione da parte di un virus malware.
Oltre a questi pericoli, pensiamo anche alle cattive abitudini: eseguire le copie backup di sicurezza è da sempre considerata un’azione noiosa ed inutile, salvo poi il verificarsi del primo incidente. Dalla nostra esperienza abbiamo più volte riscontrato che il personale operativo dei clienti è poco abituato ad eseguire copie di backup su supporti adeguati o con modalità e sistematicità corrette.
Ecco perché Computer Solutions ha pensato e realizzato Smart Security, un sistema automatico di backup semplice e sicuro in grado di garantire con un click:
- Sicurezza delle copie in cloud con certificazione ISO 27000
- Impostazione automatica della schedulazione delle attività
- Trasmissione criptata dei dati
- Criptazione delle copie
- Massima riservatezza nell’accesso alle copie da parte degli utenti designati
- Servizio allineato al regolamento GDPR sulle norme privacy in vigore dal prossimo 25 maggio 2018
- Controllo periodico autonomo, o a richiesta, di funzionamento degli automatismi e della presenza delle copie nei server di backup
- Controllo della consistenza dei backup archiviati per un immediato riscontro sulla presenza di file anomali
- Scelta dei file/cartelle da copiare, quindi, possibilità per il cliente di eseguire copie di banche dati pertinenti ad applicazioni anche diverse da Sm@RT®
- Retention time configurabile, ovvero scelta del numero di giorni in cui le copie rimangono disponibili per il ripristino
- Assistenza diretta per l’impostazione dei parametri di backup e della tempificazione della schedulazione prima di avviare il servizio
- Fornitura, a richiesta, dei processi di restore per i casi in cui fosse necessaria tale operazione
Smart Security è l’ulteriore risposta di Computer Solutions alla necessità dei nostri clienti di lavorare con serenità ed efficienza.
Leonardo Grassi
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