AIA: il sistema che consente alle imprese di lavorare con sicurezza e nel pieno rispetto delle norme si chiama COMPLIA®
Chi si occupa di tematiche ambientali e viene a sapere dalla cronaca di incidenti e disastri il più delle volte facilmente evitabili, spesso si pone una domanda:
Come mai nella maggior parte delle aziende a rischio ambientale autorizzate A.I.A., il Piano di Monitoraggio e Controllo Ambientale, se pur prescritto in fase di autorizzazione, non viene presidiato secondo i criteri di sistematicità e accuratezza per i quali è stato ideato, in modo da prevenire i disastri ?
Ma facciamo un passo indietro … cos’è l’ AIA?
L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) nasce per uniformarsi ai principi di Integrate Pollution Prevention and Control (IPPC) dettati dalla Comunità Europea a partire dal 1997 con la Direttiva 96/61/CE recepita poi dall’Italia con il D.Lgs 59/2005 successivamente confluito nel Testo unico Ambientale il D.Lgs. 152/2006, e coinvolge a tutte le organizzazioni che svolgono una o più attività rientranti nell’elenco in allegato VIII alla II parte del 152/06, ad esempio impianti chimici, impianti di raffinazione, impianti di trattamenti di rifiuti pericolosi e molti altri.
Tutto chiaro, ma qual è la novità rispetto a precedenti disposizioni ambientali?
Sicuramente l’approccio interdisciplinare verso un’attività industriale potenzialmente in grado di provocare fenomeni di inquinamento e gli obiettivi posti in essere per la prevenzione di tali fenomeni. Per raggiungere questi obiettivi la determina di Autorizzazione prescrive l’adozione un Piano di Monitoraggio e Controllo ambientale (PMC) necessario a monitorare le possibili fonti di inquinamento secondo le prescrizioni date in autorizzazione.
C’è allora da chiedersi allora se il PMC della Vostra Azienda o delle Aziende che seguite come consulenti è realmente monitorato
Il riferimento alla complessità dell’argomento è chiaro anche ai non addetti ai lavori: le scadenze, i termini entro cui i controlli emissivi devono essere condotti, i limiti temporali e massimali di stoccaggio / trattamento dei rifiuti, le quantità massime di materie prime da mettere in lavorazione da segnalare con anticipo, la massa di documentazione a corredo, certificati di analisi, registri di C/S, le schede di sicurezza delle materie prime, ecc., tutte azioni da compiere, informazioni da registrare e verificare, documenti da produrre, controllare, catalogare e rendere facilmente disponibili in caso di controllo da parte di uno degli Enti preposti.
Nella maggior parte dei casi le aziende adempiono a queste prescrizioni inserendo scadenze, limiti autorizzativi, valori rilevati… su registri cartacei, nel migliore dei casi su tabelle excel; le tabelle excel, sebbene ottime per l’elaborazione dinamica dei dati, sono però uno strumento privo della capacità di auto aggiornarsi e di condivisione preventiva delle informazioni verso tutti gli operatori coinvolti.
Siamo sicuri che il personale addetto, i responsabili e consulenti ambientali siano a conoscenza del quadro d’insieme, conoscano cioè gli adempimenti, quali operatori stiano monitorando le singole attività e le scadenze, sappiano dove sono conservati tutti i documenti?
Gli operatori sono impegnati nei difficili compiti quotidiani atti a garantire efficienti processi di produzione, e sono spesso costretti dalle circostanze a trattare le questioni ambientali con una diversa priorità, e per i Consulenti e/o la Direzione risulta molto difficile controllare se le attività di prevenzione ambientale siano realmente e regolarmente effettuale. Dimenticare alcune scadenze o rilevare uno sforamento a danno avvenuto o al momento di richiesta di verifica da parte dell’Ente di controllo, è un fatto spiacevole per l’azienda in quanto mette in piena evidenza l’assenza di un sistema di monitoraggio elemento imprescindibile di questo approccio autorizzativo.
È vero! Una gestione di questo tipo è altamente rischiosa per l’organizzazione stessa, per la proprietà, per gli amministratori, per gli operatori e per i responsabili, non parliamo poi per la collettività. Ma le prassi e i costi necessari a realizzare una gestione virtuosa delle prescrizioni AIA possono diventare poco praticabili, se non addirittura insostenibili.
Cosa fare allora?
Il sistema per gestire e monitorare, anche da remoto, le prescrizioni imposte dall’AIA esiste ed è rappresentato da un’unica piattaforma dinamica, responsiva e configurabile secondo regole e modalità operative di ciascuna organizzazione.
AIA by Complia® è il sistema messo a punto da Computer Solutions che consente alle Imprese di lavorare con sicurezza e di rispettare la normativa.
Complia è …
o una piattaforma che nasce per supportare imprese e consulenti in una nuova visione dinamica della compliance e per delineare una strada verso la realizzazione della piena sostenibilità aziendale in tutti gli ambiti, compreso quello ambientale.
o un metodo innovativo basato sui cosiddetti “sistemi esperti”, che riunisce in un’unica piattaforma le migliori esperienze relative all’utilizzo di tecnologie informatiche di nuova generazione, la conoscenza delle dinamiche e dei processi aziendali nei vari mercati, i giusti livelli di approccio rispetto ai diversi e vari apparati normativi e regolamentari, specifici e di settore.
o una vera piattaforma di servizi interamente “cloud” e si basa sul principio della massima salvaguardia degli investimenti organizzativi ed informatici, potendo contare sulla piena integrazione con i sistemi informativi esistenti in azienda.
AIA by Complia è appunto una verticalizzazione di Complia dedicata all’A.I.A. che consente di definire tutti gli adempimenti indicati dalle prescrizioni, di predisporne le scadenze in maniera dinamica, di definire i profili di incarico per i vari operatori coinvolti, di definire il supporto documentale necessario e di tenere aggiornati tutti i parametri anche per successive modificazioni alle prescrizioni.
Per ogni operatore coinvolto e a seconda dell’attività di competenza, Complia predispone con largo preavviso la lista degli adempimenti da svolgere, dandone visibilità in una apposita task-list consultabile via PC, tablet o smartphone. In caso di mancato adempimento in prossimità della scadenza, Complia invia ulteriori avvisi, che coinvolgono anche altri operatori, per i casi di ferie, malattia o di temporanea indisposizione, e che avvertono i responsabili e/o consulenti di una possibile non conformità.
Per ogni processo/attività vengono sempre archiviati in Complia i relativi documenti (convocazioni, verbali, referti di analisi, ecc.).
Alla positiva chiusura di un processo, Complia rischedula la conseguente nuova scadenza (giornaliera, settimanale, mensile, trimestrale, semestrale, annuale, poliennale, ecc.)
A seconda della modalità di chiusura di alcuni processi, Complia è inoltre in grado di rischedulare nuove, diverse e articolate attività conseguenti; ad esempio, in caso di registrazione e chiusura di analisi precedente con risultati al limite, Complia prevede la ripetizione del prelievo campioni con preavviso alle autorità e la predisposizione delle relative analisi, etc.
In caso di riscontro di una non conformità, Complia attiva uno specifico percorso di gestione che prevede, attraverso il coinvolgimento dei responsabili, le prassi di giustificazione e di chiusura del problema.
Attraverso la predisposizione di appositi strumenti di reportistica, AIA by Complia è infine in grado di calcolare e produrre la maggior parte dei dati necessari alle relazioni periodiche da inoltrare alle Autorità.
Leonardo Grassi, lì 10/04/2018
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